sabato 10 ottobre 2009

LA MAFIA SI DA' AL CALCIO???

Una settimana piena di notizie agghiaccianti, che ha fatto riavvicinare alla politica anche gli avventori del BARlaia più restii a parlare di argomenti che non siano cibo e fica, si conclude in modo magistrale con un articolo di questa mattina che parla del connubio tra calcio e mafia.

In un baleno passano in secondo piano la vicenda Berlusconi, il Nobel ad Obama e la sentenza duplice sui fatti del G8 di Genova del 2001.

Oggi le bocche di tutti sono piene sì di mafia, ma legata al mondo del pallone. Questo accade dopo che il procuratore Antonino Gatto, nella requisitoria contro Dell'Utri, accusato di associazione mafiosa, ha rivelato che il boss Graviano si recò a Milano per proporre il giovane, nel 1994, calciatore D'Agostino, oggi in forza all'Udinese e titolare in Nazionale, al settore giovanile del Milan di Berlusconi, (...ma guarda un po' dove ritroviamo il Presidente del Consiglio...o fica o mafia... VERGOGNA!!!).
E allora ritorna alla memoria anche la storia di Sculli, oggi al Genoa ma con trascorsi calcistici a Messina e alla Juventus, nipote del boss della 'ndrangheta calabrese Giuseppe Morabito, detto Tiradritto, al quale nel 2005 venne contestata l'associazione mafiosa per i metodi che avrebbe usato per convincere i suoi paesani di Bruzzano Zeffirio, centro dell'Aspromonte, a votare per chi diceva lui alle elezioni, e che in seguito venne comminata una lunga espulsione a seguito di un'intercettazione che proiettava ombre inquietanti sulla regolarità di alcune partite.
Secondo il Procuratore antimafia Grasso, in una intervista alla Gazzetta dell'agosto scorso,«Il rischio d' infiltrazione da parte dei truffatori o della criminalità organizzata non va sottovalutato. Abbiamo già avuto casi eclatanti come quello Lazio-Chinaglia e, di recente, il problema della Roma, in cui non era chiara la provenienza del denaro», poi aggiunge che «Va seguito con attenzione il fenomeno scommesse. E' un giro d' affari che si può cercare di condizionare in varie forme. I risultati possono essere falsati non solo corrompendo i giocatori, ma anche con trucchi più sofisticati. Faccio un esempio: se in una partita una squadra gioca con le riserve, è una squadra indebolita. E una squadra più debole può far saltare i pronostici».
Gli avventori e scommettitori del BARlaia leggono ammutoliti e temono per i loro soldi giocati sulla vittoria dell'Italia di questa sera a Dublino...

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